Il mondo degli innumerevoli e diversissimi motivi di conflitto che generano crisi
importanti in una coppia credo che siano riconducibili a quattro grandi aree:
La presenza di famiglie di origine che interferiscono eccessivamente nella vita di coppia:
il rapporto di coppia si costruisce nello scambio tra i due partner che porta a nuovi modelli di relazione, frutto di una rielaborazione di quelli trasmessi nelle famiglie di origine. Una coppia può maturare in modo funzionale se i partner integrano nella relazione ciò che ognuno ha portato “in dote” dalla propria famiglia d’origine. Se però uno dei due membri non si è mai realmente svincolato dalla propria famiglia, si verifica un’interferenza eccessiva da parte di una delle famiglie di origine nei confronti della vita di coppia (Andolfi, 1999). Esempi di questo tipo sono riscontrabili quando il pensiero di uno dei due componenti della coppia è un riferimento a quello dei propri genitori (“non andiamo fuori a cena, altrimenti poi mia mamma si lamenta perché lasciamo i bambini alla baby sitter”), o quando una delle due famiglie interviene esplicitamente nella vita di coppia, anche magari con buone intenzioni, come supportare economicamente, ma creando un effetto di dipendenza o disagio nell’altro partner.
Rottura del patto segreto:
ogni coppia basa il proprio rapporto su alcune condizioni che vengono esplicitate chiaramente (“guai a te se mi tradisci”) mentre altre rimangono “non dette” ma date per scontate per il buon proseguimento della storia. Questa seconda categoria di premesse è detta “patto segreto” (Cigoli, 1997) o “mappa del mondo”(Elkaim, 1986). Un tradimento quindi può nascere non solo da un rapporto con unaterza persona (rottura del patto esplicito), ma anche dal sentir venir meno uno di questi patti impliciti, che possono crollare quando si scopre che l’altra persona è un delinquente, un violento, un giocatore d’azzardo o sceglie di “sposarsi” col proprio lavoro a scapito della genitorialità.
Eventi della vita che vanno oltre la soglia della sopportabilità:
si tratta di traumi, ovvero eventi innanzi a cui non siamo psicologicamente pronti ad affrontare (a differenza del più comune e meno dannoso stress): anche i traumi sono superabili, ma a volte creano un effetto così dirompente che ha l’effetto di un terremoto tremendo che lascia al suolo le macerie della coppia. Si tratta di eventi come la morte di un figlio piccolo, la nascita diun figlio disabile, un tracollo economico, per citare alcuni esempi.
Il cambiamento di un solo partner.
Se solo uno dei due partner evolve in modo da distanziare l’altro per via di una crescita di consapevolezza, di intraprendenza o di maturità, l’altro non lo riconosce più: “non è la persona che ho sposato”, commento che può prodursi anche davanti a cambiamenti non necessariamente “evolutivi” dal partner.
La crisi però non è necessariamente un corridoio che porta alla rottura, anzi,l’etimologia della parola stessa (dal latino crisis e dal greco krisis) ci ricorda che
crisi significa “momento che separa una maniera di essere o una serie di fenomeni da altra differente”. Solitamente si attribuisce alla crisi solo il significato negativo, dimenticandosi dell’altra
faccia della medaglia, che è la possibilità di una risoluzione positiva del problema(in questo ci aiutano gli ideogrammi cinesi: crisi è infatti composta da due ideogrammi ilprimo “wei” significa
problema, il secondo “ji”, opportunità). Talvolta le crisi portano ad un miglioramento nella qualità della
relazione di coppia, in termini di soddisfazione reciproca da parte dei partner.
L’impressione è che il grado di benessere faticosamente raggiunto non sarebbe statopossibile senza il viaggio attraverso un periodo di crisi, che per quanto doloroso, ha permesso di uscire da un
periodo di stagnazione e di insoddisfazione reciproca.