Dott.ssa Melania Manzo Psicologo Roma
Dott.ssa Melania ManzoPsicologo Roma

Disturbi del Comportamento Alimentare

I disturbi del comportamento alimentare (DCA) sono definiti quei comportamenti volti al controllo del peso che incidono sulla salute fisica e sul benessere psicologico.

Secondo il DSM-IV-TR,  i DCA comprendono:

  • l'anoressia nervosa;
  • la bulimia nervosa;
  • altri disturbi alimentari che seppur non rientrino in queste due classificazioni sono comunque significativi dal punto di vista clinico, come, ad esempio, il disturbo da alimentazione incontrollata (Binge Eating Disorder - BED).

 

Per diagnosticare l'anoressia nervosa è necessaria la presenza dei seguenti criteri:

  1. il rifiuto di mantenere il peso corporeo al di sopra o al livello del peso minimo normale per l'età e la statura ;
  2. un'intensa paura di acquistare peso o di diventare grassi, anche quando si è sottopeso;
  3. un'alterazione del modo in cui il soggetto vive il peso o la forma del corpo, oppure eccessiva influenza del peso e della forma del corpo sui livelli di autostima, oppure rifiuto di ammettere la gravità dell'attuale condizione di sottopeso.
  4. la presenza, negli individui di sesso femminile, di amenorrea, cioè assenza di almeno tre cicli mestruali consecutivi.

L'anoressia nervosa può essere di due sottotipi:

  • sottotipo con restrizioni, dove il soggetto che ne è affetto, non mette in atto regolarmente abbuffate o condotte di eliminazione (induzione del vomito, uso di lassativi, diuretici, etc.);
  • sottotipo con abbuffate e condotte di eliminazione, dove il soggetto che ne è affetto mette in atto regolarmente tali comportamenti.

 

Per diagnosticare la bulimia nervosa è necessaria la presenza dei seguenti criteri:

  • ricorrenti abbuffate, dove il termine abbuffata descrive una situazione caratterizzata da:
    • mangiare in un definito periodo di tempo una quantità di cibo maggiore di quello che la maggior parte delle persone mangerebbero nello stesso lasso di tempo;
    • la sensazione di perdere il controllo durante l'episodio (come ad esempio, la sensazione di non riuscire a smettere di mangiare).
  • ricorrenti condotte di compensazione volte a prevenire l'aumento di peso (vomito autoindotto, abuso di lassativì e di diuretici, digiuno o esercizio fisico eccessivo); tali comportamenti (abbuffate e condotte di compensazione) si devono verificare almeno 2 volte alla settimana per almeno 3 mesi;
  • l'autostima del soggetto è fortemente (o esclusivamente) influenzata dalla forma fisica e dal peso corporeo.

La bulimia nervosa può essere di due sottotipi:

  • sottotipo con condotte di eliminazione;
  • sottotipo senza condotte di eliminazione (ma eventualmente con condotte compensatorie: digiuno, esercizio fisico eccessivo).

 

Per diagnosticare il disturbo da alimentazione incontrollata (BED) è necessaria la presenza dei seguenti criteri:

 

  • frequenti episodi di alimentazione incontrollata, dove questa viene intesa come:
    • mangiare in un periodo definito di tempo una quantità di cibo oggettivamente maggiore rispetto ad una popolazione normale;
    • nel corso di questo episodio deve essere presente la sensazione di perdita di controllo in merito all'assunzione di cibo (ad es., la sensazione di non riuscire a fermarsi);
  • questi episodi di alimentazione incontrollata devono essere associati ad almeno tre dei seguenti sintomi:
    • mangiare in una maniera molto più rapida rispetto al solito;
    • mangiare fino a scoppiare (con una sensazione spiacevole abbinata a questo);
    • mangiare senza che ci sia una reale fame fisica;
    • mangiare in solitudine, di nascosto e provare imbarazzo per quello che si sta facendo;
    • provare disgusto verso se stessi, sentirsi depressi ed in colpa in seguito alle abbuffate.
  • questi episodi devono presentarsi almeno per 2 giorni alla settimana in un periodo di 6 mesi;
  • affianco a questi episodi di alimentazione incontrollata non devono essere presenti comportamenti compensatori prima descritti (uso di purganti, digiuno, eccessivo esercizio fisico).

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Disturbi del comportamento alimentare

DCAI disturbi del comportamento alimentare (DCA) sono definiti quei comportamenti volti al controllo del peso che incidono sulla salute fisica e sul benessere psicologico.

Secondo il DSM-IV-TR, l'ultima versione del manuale psico-diagnostico a diffusione mondiale, i DCA comprendono:

  • l'anoressia nervosa;
  • la bulimia nervosa;
  • altri disturbi alimentari che seppur non rientrino in queste due classificazioni sono comunque significativi dal punto di vista clinico, come, ad esempio, il disturbo da alimentazione incontrollata (Binge Eating Disorder - BED).

 

Per diagnosticare l'anoressia nervosa è necessaria la presenza dei seguenti criteri:

  1. il rifiuto di mantenere il peso corporeo al di sopra o al livello del peso minimo normale per l'età e la statura ;
  2. un'intensa paura di acquistare peso o di diventare grassi, anche quando si è sottopeso;
  3. un'alterazione del modo in cui il soggetto vive il peso o la forma del corpo, oppure eccessiva influenza del peso e della forma del corpo sui livelli di autostima, oppure rifiuto di ammettere la gravità dell'attuale condizione di sottopeso.
  4. la presenza, negli individui di sesso femminile, di amenorrea, cioè assenza di almeno tre cicli mestruali consecutivi.

L'anoressia nervosa può essere di due sottotipi:

  • sottotipo con restrizioni, dove il soggetto che ne è affetto, non mette in atto regolarmente abbuffate o condotte di eliminazione (induzione del vomito, uso di lassativi, diuretici, etc.);
  • sottotipo con abbuffate e condotte di eliminazione, dove il soggetto che ne è affetto mette in atto regolarmente tali comportamenti.

 

Per diagnosticare la bulimia nervosa è necessaria la presenza dei seguenti criteri:

  • ricorrenti abbuffate, dove il termine abbuffata descrive una situazione caratterizzata da:
    • mangiare in un definito periodo di tempo una quantità di cibo maggiore di quello che la maggior parte delle persone mangerebbero nello stesso lasso di tempo;
    • la sensazione di perdere il controllo durante l'episodio (come ad esempio, la sensazione di non riuscire a smettere di mangiare).
  • ricorrenti condotte di compensazione volte a prevenire l'aumento di peso (vomito autoindotto, abuso di lassativì e di diuretici, digiuno o esercizio fisico eccessivo); tali comportamenti (abbuffate e condotte di compensazione) si devono verificare almeno 2 volte alla settimana per almeno 3 mesi;
  • l'autostima del soggetto è fortemente (o esclusivamente) influenzata dalla forma fisica e dal peso corporeo.

La bulimia nervosa può essere di due sottotipi:

  • sottotipo con condotte di eliminazione;
  • sottotipo senza condotte di eliminazione (ma eventualmente con condotte compensatorie: digiuno, esercizio fisico eccessivo).

 

Per diagnosticare il disturbo da alimentazione incontrollata (BED) è necessaria la presenza dei seguenti criteri:

 

  • frequenti episodi di alimentazione incontrollata, dove questa viene intesa come:
    • mangiare in un periodo definito di tempo una quantità di cibo oggettivamente maggiore rispetto ad una popolazione normale;
    • nel corso di questo episodio deve essere presente la sensazione di perdita di controllo in merito all'assunzione di cibo (ad es., la sensazione di non riuscire a fermarsi);
  • questi episodi di alimentazione incontrollata devono essere associati ad almeno tre dei seguenti sintomi:
    • mangiare in una maniera molto più rapida rispetto al solito;
    • mangiare fino a scoppiare (con una sensazione spiacevole abbinata a questo);
    • mangiare senza che ci sia una reale fame fisica;
    • mangiare in solitudine, di nascosto e provare imbarazzo per quello che si sta facendo;
    • provare disgusto verso se stessi, sentirsi depressi ed in colpa in seguito alle abbuffate.
  • questi episodi devono presentarsi almeno per 2 giorni alla settimana in un periodo di 6 mesi;
  • affianco a questi episodi di alimentazione incontrollata non devono essere presenti comportamenti compensatori prima descritti (uso di purganti, digiuno, eccessivo esercizio fisico).
- See more at: http://www.paolettapsicologo.com/index.php?p=disturbipsicologici&id=238#sthash.CyCVBctu.dpuf

Disturbi del comportamento alimentare

DCAI disturbi del comportamento alimentare (DCA) sono definiti quei comportamenti volti al controllo del peso che incidono sulla salute fisica e sul benessere psicologico.

Secondo il DSM-IV-TR, l'ultima versione del manuale psico-diagnostico a diffusione mondiale, i DCA comprendono:

  • l'anoressia nervosa;
  • la bulimia nervosa;
  • altri disturbi alimentari che seppur non rientrino in queste due classificazioni sono comunque significativi dal punto di vista clinico, come, ad esempio, il disturbo da alimentazione incontrollata (Binge Eating Disorder - BED).

 

Per diagnosticare l'anoressia nervosa è necessaria la presenza dei seguenti criteri:

  1. il rifiuto di mantenere il peso corporeo al di sopra o al livello del peso minimo normale per l'età e la statura ;
  2. un'intensa paura di acquistare peso o di diventare grassi, anche quando si è sottopeso;
  3. un'alterazione del modo in cui il soggetto vive il peso o la forma del corpo, oppure eccessiva influenza del peso e della forma del corpo sui livelli di autostima, oppure rifiuto di ammettere la gravità dell'attuale condizione di sottopeso.
  4. la presenza, negli individui di sesso femminile, di amenorrea, cioè assenza di almeno tre cicli mestruali consecutivi.

L'anoressia nervosa può essere di due sottotipi:

  • sottotipo con restrizioni, dove il soggetto che ne è affetto, non mette in atto regolarmente abbuffate o condotte di eliminazione (induzione del vomito, uso di lassativi, diuretici, etc.);
  • sottotipo con abbuffate e condotte di eliminazione, dove il soggetto che ne è affetto mette in atto regolarmente tali comportamenti.

 

Per diagnosticare la bulimia nervosa è necessaria la presenza dei seguenti criteri:

  • ricorrenti abbuffate, dove il termine abbuffata descrive una situazione caratterizzata da:
    • mangiare in un definito periodo di tempo una quantità di cibo maggiore di quello che la maggior parte delle persone mangerebbero nello stesso lasso di tempo;
    • la sensazione di perdere il controllo durante l'episodio (come ad esempio, la sensazione di non riuscire a smettere di mangiare).
  • ricorrenti condotte di compensazione volte a prevenire l'aumento di peso (vomito autoindotto, abuso di lassativì e di diuretici, digiuno o esercizio fisico eccessivo); tali comportamenti (abbuffate e condotte di compensazione) si devono verificare almeno 2 volte alla settimana per almeno 3 mesi;
  • l'autostima del soggetto è fortemente (o esclusivamente) influenzata dalla forma fisica e dal peso corporeo.

La bulimia nervosa può essere di due sottotipi:

  • sottotipo con condotte di eliminazione;
  • sottotipo senza condotte di eliminazione (ma eventualmente con condotte compensatorie: digiuno, esercizio fisico eccessivo).

 

Per diagnosticare il disturbo da alimentazione incontrollata (BED) è necessaria la presenza dei seguenti criteri:

 

  • frequenti episodi di alimentazione incontrollata, dove questa viene intesa come:
    • mangiare in un periodo definito di tempo una quantità di cibo oggettivamente maggiore rispetto ad una popolazione normale;
    • nel corso di questo episodio deve essere presente la sensazione di perdita di controllo in merito all'assunzione di cibo (ad es., la sensazione di non riuscire a fermarsi);
  • questi episodi di alimentazione incontrollata devono essere associati ad almeno tre dei seguenti sintomi:
    • mangiare in una maniera molto più rapida rispetto al solito;
    • mangiare fino a scoppiare (con una sensazione spiacevole abbinata a questo);
    • mangiare senza che ci sia una reale fame fisica;
    • mangiare in solitudine, di nascosto e provare imbarazzo per quello che si sta facendo;
    • provare disgusto verso se stessi, sentirsi depressi ed in colpa in seguito alle abbuffate.
  • questi episodi devono presentarsi almeno per 2 giorni alla settimana in un periodo di 6 mesi;
  • affianco a questi episodi di alimentazione incontrollata non devono essere presenti comportamenti compensatori prima descritti (uso di purganti, digiuno, eccessivo esercizio fisico).
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Disturbi del comportamento alimentare

DCAI disturbi del comportamento alimentare (DCA) sono definiti quei comportamenti volti al controllo del peso che incidono sulla salute fisica e sul benessere psicologico.

Secondo il DSM-IV-TR, l'ultima versione del manuale psico-diagnostico a diffusione mondiale, i DCA comprendono:

  • l'anoressia nervosa;
  • la bulimia nervosa;
  • altri disturbi alimentari che seppur non rientrino in queste due classificazioni sono comunque significativi dal punto di vista clinico, come, ad esempio, il disturbo da alimentazione incontrollata (Binge Eating Disorder - BED).

 

Per diagnosticare l'anoressia nervosa è necessaria la presenza dei seguenti criteri:

  1. il rifiuto di mantenere il peso corporeo al di sopra o al livello del peso minimo normale per l'età e la statura ;
  2. un'intensa paura di acquistare peso o di diventare grassi, anche quando si è sottopeso;
  3. un'alterazione del modo in cui il soggetto vive il peso o la forma del corpo, oppure eccessiva influenza del peso e della forma del corpo sui livelli di autostima, oppure rifiuto di ammettere la gravità dell'attuale condizione di sottopeso.
  4. la presenza, negli individui di sesso femminile, di amenorrea, cioè assenza di almeno tre cicli mestruali consecutivi.

L'anoressia nervosa può essere di due sottotipi:

  • sottotipo con restrizioni, dove il soggetto che ne è affetto, non mette in atto regolarmente abbuffate o condotte di eliminazione (induzione del vomito, uso di lassativi, diuretici, etc.);
  • sottotipo con abbuffate e condotte di eliminazione, dove il soggetto che ne è affetto mette in atto regolarmente tali comportamenti.

 

Per diagnosticare la bulimia nervosa è necessaria la presenza dei seguenti criteri:

  • ricorrenti abbuffate, dove il termine abbuffata descrive una situazione caratterizzata da:
    • mangiare in un definito periodo di tempo una quantità di cibo maggiore di quello che la maggior parte delle persone mangerebbero nello stesso lasso di tempo;
    • la sensazione di perdere il controllo durante l'episodio (come ad esempio, la sensazione di non riuscire a smettere di mangiare).
  • ricorrenti condotte di compensazione volte a prevenire l'aumento di peso (vomito autoindotto, abuso di lassativì e di diuretici, digiuno o esercizio fisico eccessivo); tali comportamenti (abbuffate e condotte di compensazione) si devono verificare almeno 2 volte alla settimana per almeno 3 mesi;
  • l'autostima del soggetto è fortemente (o esclusivamente) influenzata dalla forma fisica e dal peso corporeo.

La bulimia nervosa può essere di due sottotipi:

  • sottotipo con condotte di eliminazione;
  • sottotipo senza condotte di eliminazione (ma eventualmente con condotte compensatorie: digiuno, esercizio fisico eccessivo).

 

Per diagnosticare il disturbo da alimentazione incontrollata (BED) è necessaria la presenza dei seguenti criteri:

 

  • frequenti episodi di alimentazione incontrollata, dove questa viene intesa come:
    • mangiare in un periodo definito di tempo una quantità di cibo oggettivamente maggiore rispetto ad una popolazione normale;
    • nel corso di questo episodio deve essere presente la sensazione di perdita di controllo in merito all'assunzione di cibo (ad es., la sensazione di non riuscire a fermarsi);
  • questi episodi di alimentazione incontrollata devono essere associati ad almeno tre dei seguenti sintomi:
    • mangiare in una maniera molto più rapida rispetto al solito;
    • mangiare fino a scoppiare (con una sensazione spiacevole abbinata a questo);
    • mangiare senza che ci sia una reale fame fisica;
    • mangiare in solitudine, di nascosto e provare imbarazzo per quello che si sta facendo;
    • provare disgusto verso se stessi, sentirsi depressi ed in colpa in seguito alle abbuffate.
  • questi episodi devono presentarsi almeno per 2 giorni alla settimana in un periodo di 6 mesi;
  • affianco a questi episodi di alimentazione incontrollata non devono essere presenti comportamenti compensatori prima descritti (uso di purganti, digiuno, eccessivo esercizio fisico).
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Disturbi del comportamento alimentare

DCAI disturbi del comportamento alimentare (DCA) sono definiti quei comportamenti volti al controllo del peso che incidono sulla salute fisica e sul benessere psicologico.

Secondo il DSM-IV-TR, l'ultima versione del manuale psico-diagnostico a diffusione mondiale, i DCA comprendono:

  • l'anoressia nervosa;
  • la bulimia nervosa;
  • altri disturbi alimentari che seppur non rientrino in queste due classificazioni sono comunque significativi dal punto di vista clinico, come, ad esempio, il disturbo da alimentazione incontrollata (Binge Eating Disorder - BED).

 

Per diagnosticare l'anoressia nervosa è necessaria la presenza dei seguenti criteri:

  1. il rifiuto di mantenere il peso corporeo al di sopra o al livello del peso minimo normale per l'età e la statura ;
  2. un'intensa paura di acquistare peso o di diventare grassi, anche quando si è sottopeso;
  3. un'alterazione del modo in cui il soggetto vive il peso o la forma del corpo, oppure eccessiva influenza del peso e della forma del corpo sui livelli di autostima, oppure rifiuto di ammettere la gravità dell'attuale condizione di sottopeso.
  4. la presenza, negli individui di sesso femminile, di amenorrea, cioè assenza di almeno tre cicli mestruali consecutivi.

L'anoressia nervosa può essere di due sottotipi:

  • sottotipo con restrizioni, dove il soggetto che ne è affetto, non mette in atto regolarmente abbuffate o condotte di eliminazione (induzione del vomito, uso di lassativi, diuretici, etc.);
  • sottotipo con abbuffate e condotte di eliminazione, dove il soggetto che ne è affetto mette in atto regolarmente tali comportamenti.

 

Per diagnosticare la bulimia nervosa è necessaria la presenza dei seguenti criteri:

  • ricorrenti abbuffate, dove il termine abbuffata descrive una situazione caratterizzata da:
    • mangiare in un definito periodo di tempo una quantità di cibo maggiore di quello che la maggior parte delle persone mangerebbero nello stesso lasso di tempo;
    • la sensazione di perdere il controllo durante l'episodio (come ad esempio, la sensazione di non riuscire a smettere di mangiare).
  • ricorrenti condotte di compensazione volte a prevenire l'aumento di peso (vomito autoindotto, abuso di lassativì e di diuretici, digiuno o esercizio fisico eccessivo); tali comportamenti (abbuffate e condotte di compensazione) si devono verificare almeno 2 volte alla settimana per almeno 3 mesi;
  • l'autostima del soggetto è fortemente (o esclusivamente) influenzata dalla forma fisica e dal peso corporeo.

La bulimia nervosa può essere di due sottotipi:

  • sottotipo con condotte di eliminazione;
  • sottotipo senza condotte di eliminazione (ma eventualmente con condotte compensatorie: digiuno, esercizio fisico eccessivo).

 

Per diagnosticare il disturbo da alimentazione incontrollata (BED) è necessaria la presenza dei seguenti criteri:

 

  • frequenti episodi di alimentazione incontrollata, dove questa viene intesa come:
    • mangiare in un periodo definito di tempo una quantità di cibo oggettivamente maggiore rispetto ad una popolazione normale;
    • nel corso di questo episodio deve essere presente la sensazione di perdita di controllo in merito all'assunzione di cibo (ad es., la sensazione di non riuscire a fermarsi);
  • questi episodi di alimentazione incontrollata devono essere associati ad almeno tre dei seguenti sintomi:
    • mangiare in una maniera molto più rapida rispetto al solito;
    • mangiare fino a scoppiare (con una sensazione spiacevole abbinata a questo);
    • mangiare senza che ci sia una reale fame fisica;
    • mangiare in solitudine, di nascosto e provare imbarazzo per quello che si sta facendo;
    • provare disgusto verso se stessi, sentirsi depressi ed in colpa in seguito alle abbuffate.
  • questi episodi devono presentarsi almeno per 2 giorni alla settimana in un periodo di 6 mesi;
  • affianco a questi episodi di alimentazione incontrollata non devono essere presenti comportamenti compensatori prima descritti (uso di purganti, digiuno, eccessivo esercizio fisico).
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